e non parliamo DEL PETROLIO….
L' ArcelorMittal, il più grande produttore di acciaio al mondo, sta pianificando di aumentare il prezzo di 250 $ a tonnellata. Traduzione: il 33%. Una follia. Il motivo è, naturalmente, il prezzo del petrolio e del ferro in continua salita.
ArcelorMittal sta cercando di approfittare di impennata della domanda globale per trasferire maggiori costi sul minerale di ferro, l'ingrediente principale in acciaio, l’aumento dei costi di energia per produrre e spedire il metallo. Negli Stati Uniti il prezzo per l'acciaio laminato piatto, è salito a 740 dollari la tonnellata a marzo da 665 dollari di febbraio 2010.
In Italia l’acciaio finirà col costarci 900 dollari l'oncia. Nel frattempo, cattive notizie anche per l'ENI e i nostri approvvigionamenti di petrolio dal Niger Delta. Il governo nigeriano si unisce ai suoi colleghi russi e sauditi e annuncia che entro il 2015 la produzione di petrolio del Paese africano vedrà una depletion del 30%.
Si spera in un aumento della produzione offshore, ma la situazione interna è talmente deteriorata che probabilmente verrà raggiunto un picco "politico" prima di quello geologico.
Prepariamoci a combattere questa nuova battaglia attraverso una attentissima politica d’acquisto delle materie prime e dei consumi produttivi. Chi saprà ben pianificare porterà a casa grossi vantaggi sui competitors meno attenti.