La chiave di volta della meccanica

Stampa

Problematica primaria è la staticità del settore meccanico, diversamente da quello agroalimentare e tessile, carente di invenstimenti nei beni strumentali. Il triste primato di disoccupazione del nord Italia lo detiene la regione Piemonte con una perdita di Pil di circa 10 miliardi in 10 anni.
L'Amma, associazione costituita da settecento imprese della meccatronica piemontese, evidenzia come nella classifica produttiva l'Italia si posizioni sotto la Spagna con ulteriore dislivello rispetto a Francia e Germania. Basti notare che il ricorso alla cassa integrazione per le imprese della meccatronica è cresciuto nel 2013 del 5%. I dati presentati dalla regione Piemonte rilevano inoltre come gli occupati nei primi nove mesi dell'anno siano calati del 2,8% e il numero di persone in cerca di occupazione sia in aumento del +17%.

Più negativo l'Aparc Usarci (agenti di commercio) che sostiene la drammaticità di un mercato interno tragicamente freddo, tanto che la fondazione CRT, vista la situazione,  rafforzerà nel 2014 gli interventi a favore del welfare, per garantire il reinserimento sociale ed economico delle persone in stato di disagio.
L'ente Unioncamere Piemonte sostiene che la capacità innovatrice delle aziende italiane, convinto che l'export possa far da traino per il recupero, e sia la chiave di volta per una nuova ripresa, puntando soprattutto in settori nuovi come quelli della green economy. Del resto anche l'Amma rivela che tutt'ora le aziende italiane deducono il 60% del loro fatturato sui mercati esteri.

Estratto dall'articolo del Sole 24 ore, 07 gennaio 2014
www.ilsole24ore.com